Tra pro e contro, ad ognuno il suo!
Casa, ufficio o ambiente di lavoro…che si tratti di una nuova costruzione o di una ristrutturazione, arriva sempre il momento in cui ci poniamo la fatidica domanda: “quale pavimento scegliere”? Sul web le ispirazioni non mancano e sicuramente la prima azione che facciamo è proprio quella di cercare idee attraverso blog, articoli o immagini.
Quello in cui ci imbattiamo in una prima ricerca è sicuramente la classica proposta: parquet, cotto o piastrelle in porcellana. Sondando meglio terreno però, e/o avvalendosi di un consulente
(se vuoi un consiglio, ci trovi QUI), scopriamo che le possibilità non si esauriscono nei tre classici; esiste infatti un sottobosco di alternative altrettanto valide, quando si parla di pavimentazione.
Scopriamo quelli che vanno per la maggiore!
Leggi tutto: Pavimenti e flooring mania: cosa scegliere per i propri ambienti?
I più recenti
- Gres
- SPC – LVT
- Laminato
GRES
Una soluzione molto utilizzata, quando si tratta di scegliere i pavimenti, è quella del gres porcellanato, una ceramica a pasta colorata, dura, non porosa e compatta che possiede tutti i vantaggi delle piastrelle, ma in più offre la possibilità di giocare con colori, texture, formati e stili. Oggi è una pavimentazione molto diffusa ed utilizzata perché, grazie alla cottura a temperature elevatissime, è una delle più resistenti in commercio.
Famosi per la loro estrema versatilità, i pavimenti in gres sono perfetti negli ambienti ad alta frequentazione come ristoranti e bar, negozi, ospedali o aeroporti. Il gres porcellanato sopporta molto bene gli urti, l’abrasione e l’usura, non assorbe e può assumere diverse forme e dimensioni che riproducono ogni tipologia di superficie, dal legno al cotto e fino alla pietra naturale, conferendo agli ambienti un tocco unico e personale.
SPC
Una fantastica novità nel mondo del flooring, è sicuramente l’ SPC (Solid Polimer Core).
Questo pavimento resiliente, un LVT (Luxury Vinyl Tile) di nuova generazione, è dotato di uno strato trasparente che assicura protezione dai graffi e dalle macchie, uno strato di vinile che può essere decorato a piacimento, uno strato realizzato con questo particolare polimero che fornisce rigidità e stabilità all’asse ed infine uno strato di base che garantisce assorbimento acustico e ammortizzazione.
Oltre a sfruttare tutte le caratteristiche tipiche del PVC, come facilità di pulizia, resistenza ai liquidi e bassissimo spessore, il pavimento SPC si presta ad essere impiegato in ogni ambiente. Idro e ignifugo, può essere posato anche su pavimenti esistenti, senza doverli prima demolire e rimuovere. Le doghe vengono fissate a incastro quindi risulta facilmente rimovibile ed è perfetto per il riscaldamento a pavimento.
Con alcuni SPC di ultima generazione si raggiungono nuovi livelli di performance per una resa stabile, totalmente idrorepellente e con posa sia a pavimento sia a parete, anche in ambienti umidi come bagni o che richiedono più attenzioni come gli spazi sanitari. Presenti in moltissime finiture e texture, i più gettonati oggi sono quelli effetto materico, disponibili in più colorazioni.
Tra le novità più assolute, però, non possiamo non annoverare gli SPC “ibridi” come il nuovissimo StarWood di Skema, che presentano una superficie in legno nobile verniciato (quindi un vero pavimento in legno!), ma con uno spessore molto ridotto, supporto SPC e materassino preaccoppiato, unendo così il meglio dei due mondi.
LAMINATO
Evolutosi nel tempo, il pavimento laminato è nato come soluzione economica negli anni ’90, quando si cercavano alternative accessibili e adatte al mondo del fai da te, rispetto alle classiche proposte. Un pavimento in laminato è composto da differenti strati:
- Pannello in HDF (High Density Fiberboard) ovvero l’anima in legno- realizzata in fibra di legno;
- Controbilanciatura, per impedire deformazioni della doga;
- Stampa del decoro (generalmente effetto legno)
- Overlay, l’ultimo strato impermeabile e trasparente, necessario a proteggere la doga da urti, graffi ed erosione.
Oggi esistono varie fasce di prezzo in base alla qualità del materiale (che può essere molto elevata o per contro molto scadente), per questo è raccomandato verificare sempre bene le schede tecniche prima di procedere all’acquisto. Il laminato propone un’offerta davvero ampia di colori e di finiture, è piuttosto facile da posare e non richiede una manutenzione eccessiva.
Non è raccomandato negli ambienti umidi e talvolta può risultare molto rumoroso o scivoloso; inoltre presenta uno spessore non eccessivo ma comunque non indifferente che deve essere tenuto di conto se posato in sovrapposizione.
Tra i vantaggi possiamo dire che il pavimento laminato ha ottime proprietà in termini di resistenza e durevolezza che gli consentono di rimanere in ottime condizioni nel corso del tempo, nonostante il calpestio e l’usura. Questo, unito alla sua economicità, fanno sì che rappresenti ancora una soluzione molto apprezzata.
I “Grandi Classici”
- Piastrelle in ceramica
- Parquet
- Cotto
CERAMICA
Pratiche, robuste e durature, se si scelgono le piastrelle in ceramica per il proprio pavimento, queste avranno il vantaggio di una posa semplice e veloce ed una riduzione dei costi di manodopera. Spesso si abbinano al parquet per gli ambienti più vissuti della casa, come la cucina e il bagno, perché si puliscono facilmente, non subiscono l’effetto dell’umidità e resistono nel tempo.
Anche se non sono la soluzione più trendy, sono senza dubbio quella più facile. Ne esistono di ogni forma, dimensione, colore ed effetto grafico quindi via libera alla fantasia! L’unica accortezza richiesta è quella di avere bene in mente il risultato finale che si vuole ottenere nell’ambiente.
PARQUET
Un pavimento di legno regala immediatamente un effetto caldo e accogliente. Non c’è dubbio infatti che sia uno dei materiali più eleganti e piacevoli da scegliere per la propria abitazione. Caldo d’inverno e fresco d’estate, con una perfetta conducibilità termica, ma anche ottimo fonoassorbente, il legno naturale risulta la pavimentazione più amata.
Tuttavia, anche per i pavimenti in parquet, sono molte le variabili da considerare: colore, posa e geometrie, ma anche e soprattutto le abitudini delle persone che lo vivranno e le cure necessarie per non rovinarlo. Va ricordato che sulla durata di un pavimento in legno naturale può influire anche la venatura, liscia oppure nodosa e fessurata, ma anche la finitura, con quelli laccati che presentano una durata maggiore rispetto a quelli finiti ad olio.
Costi elevati dati dalla materia prima e dalla posa, uniti alla delicatezza e alla bassa resistenza all’usura, lo rendono un pavimento – come è facile immaginare – non adatto a chiunque. Un’ottima alternativa, come abbiamo visto, potrebbe essere rappresentata dall’SPC con con rivestimento in legno naturale. Un parquet a tutti gli effetti, senza le criticità di un parquet!
COTTO
La scelta di una pavimentazione in cotto per la propria abitazione è quasi sempre motivata da fattori estetici. Dovunque la si prediliga, una distesa di mattonelle in cotto darà vita ad una pavimentazione calda e famigliare capace di mantenere il fascino della tradizione e di armonizzare una materia naturale con qualsiasi ambiente, anche quello moderno e di design.
Sicuramente non rappresenta un’alternativa per chi è orientato verso una soluzione economica, ma va riconosciuto che un pavimento in cotto, oltre ad essere bello ed elegante, presenta diversi vantaggi
- Essendo un materiale poroso e compatto, è resistente ad acqua o ad altri tipi di macchie
- E’ facile da pulire
- I pavimenti in cotto per interni sono di un materiale incombustibile che in caso di incendio non rilascia alcun gas pericoloso
- Il materiale di cui è composto il cotto previene l’emissione di sostanze dannose per la salute e non trattiene allergeni
In previsione di uno smantellamento di un pavimento in cotto, il materiale scartato può essere riciclato e riutilizzato, riducendo l’impatto ambientale.
l nostro consiglio, prima di scegliere un pavimento, è quello di fare un’analisi dell’uso che si intende farne e del luogo dove deve essere posato, abbandonando l’idea, ormai obsoleta, che un pavimento debba essere “per sempre”. Iniziamo a considerare il pavimento come un elemento di arredo, non necessariamente fisso, e sperimentiamo!