Lo smart working ormai è entrato a far parte della nostra quotidianità. In effetti il cosiddetto (spesso in maniera impropria e riduttiva rispetto ad un concetto ben più ampio), lavoro da remoto permette ai dipendenti di operare nel pieno comfort di casa propria, una soluzione perfetta per chi è impossibilitato a muoversi o desidera lavorare dalla propria abitazione.
Per poter fare questo è necessario predisporre una connessione che metta in comunicazione i computer presenti all’interno dell’ufficio, in modo che tutti i dipendenti possano attingere al materiale lavorativo in qualsiasi posto si trovino. Tutto ciò rende però potenzialmente molto vulnerabili i dati e le informazioni riservate, alle quali si può accedere con semplicità, e per questo è necessario adottare una serie di misure preventive e in corso d’opera per garantire sicurezza e protezione dei dati sensibili
Alcuni studi affermano che almeno ? delle imprese è stato soggetto ad attacchi e violazioni da parte di esterni proprio in seguito alla pratica dello smart working. Ma come fare per mantenere in sicurezza i computer e quindi le informazioni private all’interno di essi?
Rendi sicura la rete di lavoro
Le connessioni adibite ad uffici “casalinghi” hanno tre volte in più la possibilità di essere prese di mira da malware rispetto alle connessioni di tipo aziendale. Tutela i lavoratori e i loro computer tramite una policy per lo smart working assodata in modo che si evitino perdita di dati o attacchi di ransomware, (cioè una diffusa tipologia di malware che riduce la possibilità di accesso della periferica che colpisce, per saperne di più).
Attenzione al phishing
Innanzitutto di cosa stiamo parlando? Per chi non lo sapesse il phishing è un inganno a tutti gli effetti che si svolge online, e che avviene quando una persona estorce con l’inganno informazioni personali, dati bancari o codici di accesso, ad un’altra persona. Si sostiene che questi attacchi siano aumentati del 400% in Gran Bretagna rispetto al periodo febbraio / marzo 2020 della pandemia e quindi è necessario che i tuoi lavoratori siano ben formati su questo tipo di truffa e non cadano in tranelli, a volte ben mascherati.
Protezione dei dispositivi domestici.
I dipendenti che lavorano da casa utilizzeranno ovviamente tutte le periferiche che hanno nella loro abitazione per lavorare, quindi, oltre al computer, anche stampanti, fax o scanner. Solitamente i dispositivi ad uso domestico anche se sono collegati ad internet non sono forniti di strumenti di sicurezza che invece hanno quelli ad uso aziendale. Per questo motivo suddette periferiche rischiano di essere più penetrabili ad attacchi e intrusioni esterne. Per tutelare i dispositivi dei tuoi dipendenti (e di conseguenza le informazioni e i dati importanti aziendali), sarà opportuno assistere i lavoratori nelle operazioni per rendere maggiormente protetta la linea privata delle loro abitazioni, magari dotandola di password difficile ed eliminando quella già preimpostata, che potrebbe essere facilmente intuibile.
Dati e informazioni di estrema importanza
È indispensabile che i dipendenti che lavorano da casa abbiano estrema cura dei documenti privati dell’azienda. Sarà quindi necessario attuare un’operazione di formazione sul trattamento del materiale aziendale per i dipendenti, in modo da distruggere o al contrario custodire con attenzione i documenti più importanti.
Utilizzare sempre una sola rete e solo gli strumenti aziendali quando si lavora anche da casa è una buona regola per non creare problemi, intromissioni, o smarrire documenti importanti. Gli strumenti aziendali sono sempre sotto stretto controllo in modo da proteggere e salvaguardare sempre le informazioni riservate dell’impresa.
l’ho trovato fra i materiali che mi hai mandato te, era una brochure di Canon