Le origini della stampante
La storia della stampante parte da tempi molto antichi. Infatti le prime tracce di questo strumento sono state rinvenute in Oriente, più precisamente in Cina. Qui circa nel VI secolo d.C. al tempo della famiglia dei Tang, venne ideato un procedimento che dava la possibilità di lasciare impresso sulla carta dei simboli mediante degli stampini in legno finemente intagliati.
Con il passare degli anni questa scoperta venne affinata e le prime stampanti si evolsero grazie all’invenzione dei caratteri mobili. Anche questa novità arrivò dalla Cina, quando nel 1041 Bi Sheng, un famoso tipografo dell’epoca, diede alla luce i primi caratteri mobili in argilla.
Le stampanti da Gutenberg in poi
Johannes Gutenberg è considerato il padre della stampa moderna, poiché egli nel XV secolo inventò una stampante più completa e funzionale di quelle che erano già presenti sul mercato. La stampante di Gutenberg si differenziò dalle altre per tre motivi principali:
- Presenza di inchiostri a base oleosa, che quindi erano in grado di durare per più tempo rispetto a quelli a base di acqua utilizzati antecedentemente;
- Le matrici che imprimevano i segni su carta risultavano più resistenti poiché erano composte da materiali come stagno, piombo e antimonio;
- L’operazione di stampa avveniva tramite una tecnica di pressaggio.
Dopo Gutenberg le stampanti hanno visto una lentissima evoluzione fino ad arrivare al 1843, anno in cui l’americano Richard March Hoe creò la prima rotativa. Questo macchinario, che pochi anni dopo sarà meccanizzato tramite l’introduzione di bobine, fu il primo strumento nella storia che permise di stampare fino ad ottomila copie all’ora.
In seguito alla tecnica di stampa offset venne inventata la linotype da uno studioso tedesco di nome Ottmar Mergenthaler. Questo nuovo dispositivo dette una nuova spinta alle stampanti in quanto, con la linotype si potevano creare in automatico le linee dei caratteri.
Le stampanti contemporanee
Con l’avvento dell’informatizzazione e i primi computer, nel 1971 la Xerox Corporation fece conoscere al mondo la prima stampante basata su tecnologia laser. Questa tipologia di periferica funzionava in maniera del tutto automatica. Il materiale da stampare veniva prodotto da sistemi elettronici che andavano ad imprimerlo direttamente sulla carta. All’inizio le stampanti laser erano molto ingombranti, e si dovrà attendere il 1982, anno in cui Canon sviluppò la prima stampante laser da tavolo con dimensioni più ridotte. La commercializzazione massiccia delle stampanti laser si avrà però solamente durante gli anni 90 grazie all’introduzione di nuovi modelli come quelle ad aghi, a sublimazione e a getto d’inchiostro.
Un ulteriore passo avanti è stato fatto nella realizzazione delle stampanti 3D. Con questo termine si intende “la realizzazione di oggetti tridimensionali mediante produzione additiva, partendo da un modello 3D digitale. Il modello digitale viene prodotto con software dedicati e successivamente elaborato per essere poi realizzato con diverse tecnologie, tra cui anche quella che costruisce strato dopo strato, attraverso una stampante. “ (Wikipedia)
Ai giorni nostri le stampanti sono diventate uno strumento essenziale per ogni ufficio. Questi strumenti si sono evoluti diventando molto silenziosi, compatti e polifunzionali. Protagoniste della scena sono sicuramente le stampanti multifunzione, dispositivi in grado di eseguire più operazioni diverse, dalla stampa, allo scanner, al fax e molto altro.
Pro.digi srl collabora con Canon per offrire stampanti multifunzione efficienti, resistenti ed in grado di andare in contro a tutte le esigenze che un’azienda può avere.